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bustino goldoni

E’ in cantiere il progetto Maison Goldoni

Capita a volte che gli dei ti assistano e così un giorno mi sono ritrovata a leggere la commedia <Una delle ultime sere di carnovale>, il testamento artistico di Carlo Goldoni, scritto per congedarsi dal pubblico italiano, prima di migrare a Parigi per dirigere la Comédie Italienne. Nell’opera si anticipa l’avvento della moda e del made in Itay e l’autore si dipinge nei panni di un talentuoso disegnatore di stoffe chiamato a diffondere la sua arte in un paese lontano.

<se vol provar, se una man italiana, dessegnando sul fatto, sul gusto dei moscoviti, possa formar un misto, capace de piàser ale do nazion.>

Il testo gli fu commissionato da Messer Domenico Cartoler, eccentrico produttore di carte da gioco, assediato dalla concorrenza delle carte napoletane. Il Goldoni –coraggioso sperimentatore- decide non solo di portare sul palcoscenico le carte veneziane del suo protettore, ma inventa un nuovo gioco, che chiama “Meneghella” che gli attori avrebbero poi giocato veramente in scena, invece di limitarsi a fingerne l’azione, puntando soldi loro, non del capocomico!

Quanta modernità in quel lontano 700! La moda, l’intrattenimento, lo scambio commerciale fra Paesi, e il product placament per lo sponsor…Come resistere all’idea di ispirarsi a tutto questo e portare in scena momenti di vita e di opera del grande riformatore del teatro? E così, dalla scorsa stagione, sono all’opera con la sua nuova drammaturgia “Maison Goldoni”, dove la commedia originale rimane come soggetto, dati storici e biografici si fondono alla fantasia, e alla concretezza del reale.

Loredana Butti